| Pian piano la zona si riempie di gente, sia curiosi sia compratori, ma Razarac non si lascia turbare dalla confusione che cresce sempre più. Resta concentrato, prestando attenzione intorno a sè e cercando di percepire la presenza di eventuali avversari nella folla crescente.
"Il Lato Oscuro è molto più potente in questa zona, lo percepisco sensibilmente. Colui che mi ha mandato quel messaggio deve essere nelle immediate vicinanze. Devo solo trovare quel mercante di schiavi e farmi portare da lui, con le buone o con le cattive.", pensa il giovane Sith, mentre stringe la sua spada laser.
All'improvviso una forte voce profonda sovrasta il rumore della folla, strappandolo dai suoi pensieri. "Fatevi avanti, fatevi avanti signori. Venite ad ammirare le migliori merci di tutto Byss. Non troverete schiavi migliori da nessun altra parte. Parola di Slaint, Slobo Slaint. Avanti, fatevi avanti!!".
Al suono di quelle parole il Sith si volta nella direzione da cui provengono. Gli occhi di Razarac brillano di oscura soddisfazione mentre osserva quell'individuo, sfregiato sul volto e con occhi e capelli neri come la notte più buia, sbracciarsi e gridare cercando di attirare il maggior numero di clienti verso il palco dove si trova. "Finalmente ti ho trovato, mercante. Ora mi porterai da colui che voglio, e lo farai subito, non ho tempo da perdere nè la pazienza per aspettare.".
Si fa largo tra la folla, fino ad arrivare a ridosso della zona dove sono messi in mostra gli schiavi in vendita. Nota Slaint che fa avanti indietro incessantemente mentre cerca di ricavare il maggior profitto possibile. Appena il mercante si gira verso di lui, scosta lievemente il suo mantello, in modo da far intravedere solamente a Slaint la sua spada laser. A quella vista, il mercante alza lo sguardo e, una volta incrociato lo sguardo con quello del Sith, un lieve sorriso gli increspa le labbra mentre gli fa cenno di portarsi dietro al palco ove lo avrebbe raggiunto.
Portatosi dietro al palco, Razarac si vede raggiungere immediatamente dal mercante. "Buongiorno signore, mi stavo giusto chiedendo quando saresti arrivato. Vieni, ti accompagno subito, lui ti sta aspettando!", gli dice sorridendo. Detto ciò si avvia deciso verso la sua casa, con Razarac che lo segue, impaziente di conoscere il volto di colui che lo ha convocato in quel posto, anche se mantiene la stretta sull'impugnatura della sua spada laser.
Appena entrati, percorrono un paio di corridoi fino ad arrivare sulla soglia di una sala lievemente più grande delle altre. Una voce penetrante si sente provenire dal suo interno: "Ora puoi tornare al tuo lavoro, Slobo Slaint, e tu, giovane Sith, entra pure.".
"Certamente signore, vi lascio subito soli.", detto questo, si volta e si dirige verso l'uscita, lasciando il Sith solo sulla soglia della sala.
Un attimo dopo, il giovane Sith varca la soglia della stanza, trovandosi a tu per tu con l'altro Sith "Ti stavo aspettando, Darth Razarac. Io sono Darth Upyria, e noi due dobbiamo parlare.".
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